Punta Valfredda (2941m), sentiero 5
da Bino a Punta Valfredda via Passo di Valnera/Valdonier
Il sentiero 5 parte dalla frazione di Bino e arriva a Punta Valfredda (2941m) passando prima per il Passo di Valnera\Valdonier (2676m). È lungo 5561m e il dislivello totale positivo è di 1552m.
Il tempo indicativo per la salita è di 4h38. Il sentiero è classificato di difficoltà EE.
Il passo di Valnera mette in comunicazione la valle del Lys con Palasina, sopra Brusson, in Val D’Ayas. Il sentiero parte tra due buche del campo da golf subito a monte dell’abitato dI Gressoney Saint Jean, a sinistra della strada statale.
Nonostante sia un sentiero che parte praticamente dal paese, è molto poco frequentato e attraversa un paesaggio brullo e solitario, con pochi alpeggi diroccati e abbandonati. La salita è monotona e quasi costantemente sotto il sole che sorge alle spalle di chi sale (motivo per il quale è consigliabile partire al mattino presto).
Da notare che anche il solo Passo di Valnera può essere una meta finale degna di nota. Dal passo di Valnera si può raggiungere, se non si vuole proseguire fino a Punta Valfredda, la più vicina Punta Valnera (2754m), meno panoramica ma non per questo meno apprezzabile.
Il proseguimento verso Punta Valfredda si sviluppa quasi interamente a sinistra della cresta: non presenta difficoltà particolari, ma non è tracciato in maniera netta, e bisogna riuscire ad individuare il percorso seguendo ometti e radi bolli colorati (è infatti questo tratto che ha reso il sentiero di difficoltà EE).
Arrivati in cima a Punta Valfredda si ha un’ottima vista sul Rosa, sul vicino Corno Vitello (raggiungibile tramite i sentieri 5A e 5B in sequenza) e il Testa Grigia (sentiero 6): dal lato di Ayas si osservano i laghi di Valfredda, i laghi di Palasina, il Corno Bussola e, cercandolo con attenzione perché nascosto dal pendio, il vicinissimo Rifugio Arp (raggiungibile facilmente dal Colle Valnera). Guardando verso sud invece si individua ovviamente Punta Valnera e la bocchetta di Eclou (raggiungibili normalmente tramite il sentiero 4) e il Mont Ciosé (che si raggiunge dal Colle della Ranzola tramite un percorso non tracciato).
Attenzione a non confondersi: il sentiero 5 passa per il Colle Valnera e porta a Punta Valfredda, mentre invece il sentiero 5A porta al Passo di Valfredda ma da lì è raggiungibile solo il Corno Vitello tramite il 5B (e non, come si sarebbe portati a pensare, Punta Valfredda: tra Punta Valfredda e Colle Valfredda, pur vicini, non esistono infatti sentieri escursionistici).
1. Partenza e arrivo
Il sentiero 5 parte dalla frazione di Bino, accanto al campo di golf subito a monte dell’abitato di Gressoney Saint Jean. L’altitudine è di 1395m.
Vedi su Google Maps.
La località di arrivo è Punta Valfredda. L’altitudine è di 2941m.
Vedi su Google Maps.
Si può parcheggiare nell’enorme parcheggio accanto alla scuola elementare a monte di Gressoney Saint Jean, di fronte alla Pro Loco, e camminare a piedi lungo la strada fino a raggiungere il cartello del Golf Club. A sinistra della strada si vede la palina gialla del sentiero, accanto al ponte sul torrente Valnera che dopo pochi metri si tuffa nel Lys.
2. Il percorso
Come tutti i sentieri che si sviluppano sul versante rivolto verso ovest della valle di Gressoney, in estate è consigliabile partire presto perché, una volta superata la linea degli alberi, si cammina sotto il sole senza alcun riparo per tutta la giornata.
Si parte dal ponte stradale sul torrente Valnera, all’altezza del cartello “Golf Club Gressoney”: la palina indica il sentiero che parte costeggiando il torrente sulla sinistra, passa tra due buche del campo di golf e poi attraversa il torrente a destra su un ponticello. Dopo circa duecento metri di pendio il sentiero arriva ai piedi della montagna, e si infila nel fitto bosco di larici, con pendenza fin da subito piuttosto impegnativa.
Il sentiero segue il torrente e si inoltra poi nello stretto valloncello in mezzo alla foto
Questo sentiero non supera nessun gradino di valle, per cui la pendenza rimane più meno costante (e impegnativa) fino al colle Valnera.
Si risale dapprima all’interno del bosco, poi si esce dalla linea degli alberi a circa 1890 metri, continuando a salire lungo il sentiero che si mantiene sempre piuttosto tortuoso. Si arriva a circa 2053m alla baita disabitata di Valnera Inferiore, punto in cui il sentiero 5 si incrocia con il sentiero 1W Walserweg.
Un gregge di pecore pernotta accanto alla baita di Valnera Inferiore, 2055m
Si continua a salire, in direzione di un’altra baita isolata sulla sinistra, posta in una posizione estremamente panoramica, Valnera Di Mezzo (2055m).
Poco al di sopra della baita di Valnera Di Mezzo, 2055m
Dopo circa un centinaio di metri di dislivello si arriva ai ruderi di Valnera Superiore (2294m).
I ruderi di Valnera Superiore, 2294m
Non si può far altro che andare avanti a testa bassa, muso duro e passo regolare. Si continua a salire, passando da una balza all’altra, sempre sperando di veder comparire il colle, che non appare mai. Prima del colle bisognerà raggiungere un pennone a circa 2680m, che si vede da lontano…
Il pennone a 2680m
…e quando lo si raggiunge, si troverà un laghetto a 2780m: il profilo sopra al laghetto questa volta è finalmente quello del colle.
Il laghetto a 2570m, a poca distanza dal passo
Si arriva dapprima ad un gigantesco masso…
Il grande masso che precede l’arrivo al Colle Valnera
…dietro al quale si arriva al cippo segnaletico che marca l’arrivo al Passo di Valnera (2676m).
Il colle Valnera, 2676m, e la cresta verso Punta Valfredda, 2941m (agosto 2021)
Deviazione per Punta Valnera
Dal Colle, se non si vuole proseguire per Punta Valfredda, si può optare per la più vicina Punta Valnera. Questa punta non è visibile dal colle: bisogna seguire il sentiero 5/6A in direzione dei Laghi di Estoul. A circa 15 minuti dal colle si arriva ad un bivio: verso si va verso il Rifugio Arp, noi dobbiamo invece andare a sinistra, dove dopo una breve risalita si arriva al Colletto Valnera posto a 2681m. Qui il sentiero 6A scende dal Colletto per proseguire in direzione dei visibili laghi di Estoul, ma si può invece seguire la traccia evidentissima (e friabile) verso sinistra/nord ovest che sale a Punta Valnera (2754m). Consigliabile usare una mappa su cellulare in modo da districarsi tra le molte tracce che si dipartono dal colle.
Altre informazioni e foto nella scheda del sentiero 4.
Si parte dal Colle Valnera
Imboccare il sentiero che scende verso la Val D’Ayas, in direzione del Rifugio Arp
A questo bivio, procedere verso sud
Si sale ad un evidente colletto, dal quale parte la traccia per la cima di Punta Valnera
Punta Valnera
Proseguimento per Punta Valfredda
Guardando verso nord si osserva una lunga cresta che volge verso nord ovest, mai ripida su questo versante e abbastanza rocciosa: è la via verso Punta Valfredda (2941m). La traccia è indicata da diversi ometti sparsi non molto regolarmente, e va scovata con attenzione. E’importante cercare di addocchiare sempre l’ometto successivo prima di abbandonare il precedente: questo non sempre è possibile, bisogna a volte procedere ad intuito e, magari, prepararsi a tornare indietro in qualche occasione quando si capisce che la via imboccata non porta verso nessun ulteriore ometto. Non a caso, il sentiero 5 è classificato EE proprio a causa di quest’ultimo tratto.
La traccia si mantiene sempre a sinistra del filo di cresta: si incontra quasi all’inizio una distesa di grossi massi che si supera abbastanza facilmente (nella parte bassa) a patto di imboccare l’entrata giusta, segnalata da frecce e bolli gialli dipinte sui massi più grandi.
Come al solito in casi simili, il consiglio migliore è quello di portarsi una mappa sul cellulare con caricata una traccia GPX che permetta di vedere dove ci si trova rispetto al percorso da seguire, e consultarla di frequente per correggere la propria posizione quando necessario.
Nella foto, scattata da Punta Valfredda, si vede tutta la cresta fino al Colle Valnera, all’estrema destra.
La cresta fino al Colle Valnera vista da Punta Valfredda
Di tanto in tanto un intaglio nella cresta permette di dare un’occhiata alla valle accanto, la Valfredda (percorsa dal sentiero 5A), al di sopra della quale svetta il Corno Vitello.
Un intaglio lungo la cresta permette di osservare la parallela Valfredda e il Corno Vitello
Di ometto in ometto si raggiunge finalmente Punta Valfredda (2941), segnalata da un largo ometto di vetta.
L’ometto di vetta a Punta Valfredda, 2941m
Dalla punta Valfredda sono visibili verso est i laghi di Valfredda e i più lontani Laghi di Palasina, al di sopra dei quali la più alta vetta è il Corno Bussola (3023m).
I laghi di Valfredda (in primo piano), di Palasina (in secondo piano) e il vicino Corno Bussola
Guardando verso nord, invece, si osserva il Corno Vitello (3057m) e, alle sue spalle, la scura cresta che porta al Testa Grigia (3314m).
Da Punta Valfredda Il Corno Vitello, alle sue spalle il Testa Grigia
Questa è la mappa del sentiero, secondo il Catasto Sentieri SCT della Valle D’Aosta.
3. Escursioni personali
13/8/2021
Giornata con pochissime nuvole: sono partito verso le sei e trenta del mattino onde trovarmi il più in alto possibile nel momento in cui il sole avrebbe cominciato a mordermi le spalle. Al mattino ho trovato un grosso gregge di pecore in un recinto a Valnera Inferiore, sorvegliato da parecchi cani maremmani che, dall’interno del recinto, hanno abbaiato furiosamente all’invasore fino quando sono rimasto nei pressi. Al ritorno, all’altezza di Valnera Superiore, ho trovato lo stesso gregge libero, cani compresi: mi sono avvicinato con cautela, ma la presenza del pastore ha fatto sì che i meravigliosi cani non mi degnassero praticamente di uno sguardo :-)
Avvistati parecchi stambecchi sia lungo la cresta finale che sotto la vetta.