Bivacchi del passato

Questa pagina raccoglie le informazioni che sono riuscito a raccogliere su alcuni bivacchi del passato, di alcuni dei quali esistono oramai tracce davvero ridotte. Anche le informazioni disponibili sono estremamente limitate, ed è un peccato che “protagonisti” così importanti della storia dell’escursionismo di Gressoney siano oramai dimenticati.

Invito chiunque avesse foto o ulteriori informazioni su questi bivacchi a contattarmi.

  1. Resti del Bivacco Cattani (2400m?)
  2. Resti del Bivacco Virgilio Cozzi (2690m)
  3. Resti del Bivacco Remo Passera (3175m)
  4. Resti della Capanna Linty (3369m)

1: resti del Bivacco Cattani (2400m?)

  • Del Bivacco Cattani non sono riuscito a trovare nessuna informazione. Si trovava sulla sinistra orografica del Lys, al di sopra delle “sorgenti del Lys”, raggiungibili tramite il sentiero 7, ed è citato in alcune guide: già nel 1985 Piergiorgio Bosio, nella sua “Gressoney, itinerari escursionistici lungo la valle del Lys” lo dava come completamente distrutto.
Citazione del Cattani nella guida di Bosio

Citazione del Cattani nella guida di Bosio

  • Un gentile utente di Facebook mi ha permesso di pubblicare la sua foto in cui, sulla destra, si troverebbero alcuni resti.
Zona del Bivacco Cattani (sulla destra)

Zona del Bivacco Cattani (sulla destra)

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2: resti del Bivacco Virgilio Cozzi (2690m)

  • Salendo verso il Testa Grigia lungo il sentiero 10C si incrociano i resti del bivacco Virgilio Cozzi, costruito nel 1965 ed intitolato al presidente del CAI di Vigevano morto nel 1964. Il bivacco fu distrutto da una valanga circa vent’anni dopo. Le panchine sono sopravvissute.
Lo spiazzo dove sorgeva il bivacco Cozzi

Lo spiazzo dove sorgeva il bivacco Cozzi

  • Ecco una foto del bivacco tratta da Dimensione 4000, A.Mellano, 1977:
Il bivacco Cozzi

Il bivacco Cozzi

  • Il Bivacco Cozzi in un’altra foto (foto di Mario Gremmo):
Il bivacco Cozzi, foto di Mario Gremmo

Il bivacco Cozzi, foto di Mario Gremmo

  • Altra foto dell’ingresso (foto di Ugo Lauletta):
Il bivacco Cozzi, foto di Ugo Lauletta

Il bivacco Cozzi, foto di Ugo Lauletta

  • Un’ultima foto del Bivacco Cozzi
Il bivacco Cozzi

Il bivacco Cozzi

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3: resti del Bivacco Remo Passera (3175m)

  • Lungo il sentiero 7C che porta all’Alta Luce, poco prima di arrivare alla campana finale, si scorgono i resti del Bivacco che fu intolato alla guida alpina Remo Passera, scomparsa nel 1970. Il bivacco fu spazzato via da una bufera nel 1983.
  • E’ attualmente in corso (Aprile 2023) un bando di gara indetto dal comune di Gressoney-La-Trinité per ricostruirlo.
Resti del bivacco Passera

Resti del bivacco Passera

  • Remo Passera era un grande appassionato di montagna di Vigevano che, trasferitosi a Gressoney-La-Trinité per amore, e divenutovi Guida Alpina, fu tra gli artefici dello sviluppo invernale della località. Ecco un articolo del 14 dicembre 1957 in cui si cita la neonata seggiovia di Punta Jolanda.

20 luglio 1970

20 luglio 1970

21 luglio 1970

21 luglio 1970

  • Ecco il bivacco in funzione (foto di Mario Gremmo):
Il bivacco Passera (foto di Mario Gremmo)

Il bivacco Passera (foto di Mario Gremmo)

  • Ancora il bivacco (foto di Mario Gremmo)
Il bivacco Passera (foto di Mario Gremmo)

Il bivacco Passera (foto di Mario Gremmo)

  • Ancora il bivacco da Gressoney, Ayas, Valtournenche, Zanichelli, 1985 (foto di Carlo Dellarole):
Il bivacco Passera (foto di Carlo Dellarole)

Il bivacco Passera (foto di Carlo Dellarole)

Poco sopra i resti del bivacco Passera si scorgono resti di un’altra costruzione in muratura. Sono quanto rimane di un capanno di caccia del Barone Peccoz, visibile in questa foto del 1894 quando fu visitato dalla regina Margherita col suo seguito (foto tratta da Cervino e Monte Rosa, di Alessandro Gogna e Marco Milani, 2007):

Capanno di caccia del barone Peccoz

Capanno di caccia del barone Peccoz

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4: resti della Capanna Linty (3369m)

  • Salendo verso la Capanna Gnifetti lungo il sentiero 6A , quando si sta per accedere alla zona dalla quale si comincia a vedere il Mantova, a circa 3369m si dovrebbero trovare (mai visti, ma sembra sia rimasto davvero pochissimo) i resti della Capanna Linty. La Capanna fu inaugurata il 2 agosto del 1875 e costruita a spese di Sebastiano Linty, per 30 anni sindaco di Gressoney-Saint-Jean, proprietario dell’hotel du Mont Rose, costruito nel 1861, che sorge ancora nel centro del paese (al piano terra vi è ora una pizzeria).
Pubblicità dell'hotel du Mont-Rose, 1900

Pubblicità dell’hotel du Mont-Rose, 1900

  • Da una mappa del TCI del 1930, ecco il punto preciso in cui si trovava la Capanna Linty, già allora in rovina:
Capanna Linty, mappa del 1930

Capanna Linty, mappa del 1930

  • Della capanna esistono pochissime immagini. La più precisa è questa litografia del 1878 ad opera di Johan Jacob Weber, contenuta nel libro Album di un alpinista in Valsesia, 1878.
Capanna Linty, litografia, 1878

Capanna Linty, litografia, 1878

  • Questa stereografia di Vittorio Sella del 1884 ne mostra solo un angolino:
Capanna Linty, 1884

Capanna Linty, 1884

  • La Regina Margherita pernottò nei pressi della capanna (visto che una Regina non può certo dormire in una capanna, si sistemò nella “tenda reale”), in occasione della sua salita ai 4270m di Punta Gnifetti (dove inaugurerà,  il 18 agosto 1893, la Capanna Margherita). Ecco la descrizione dell’ascensione dalla meravigliosa guida Illustrata Casanova del 1899 dedicata a Gressoney:

  • Due foto dal libro di Angelo Mosso “Fisiologia dell’uomo sulle alpi”, 1897, Treves editore che mostrano due accampamenti nei pressi della capanna Linty
Accampamento di Angelo Mosso presso la capanna Linty

Accampamento di Angelo Mosso presso la capanna Linty

Accampamento di Angelo Mosso presso la capanna Linty

Accampamento di Angelo Mosso presso la capanna Linty

  • Vicino alla zona in cui sorgeva la capanna, a pochissima distanza dal sentiero 6A è oggi visibile una antica croce di ferro, con la scritta JBA 1885.

    Croce di ferro JBA 1885

    Croce di ferro JBA 1885