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Rifugio Quintino Sella – sentiero 9

da Biel al Rifugio Quintino Sella

Primo piano del Rifugio Quintino Sella

Primo piano del Rifugio Quintino Sella

Il sentiero 9 parte da Biel (1780m), una frazione proprio al di sotto di Stafal, e arriva al Rifugio Quintino Sella (3591m). È lungo 9429m e il dislivello totale positivo è di 1837m.
Il tempo indicativo per la salita è di 5h29. Il sentiero è classificato di difficoltà EEA.

Il Rifugio Quintino Sella sorge su un pianoro roccioso al margine del ghiacciaio del Felik: da qui partono tutte le cordate per i 4000 occidentali della catena del Rosa, ad esempio il Castore ed i Lyskamm. Il luogo è davvero spettacolare, ci si trova all’immediato cospetto dell’alta montagna: per chi non è abituato è di certo un’emozione. Da notare che al rifugio si mangia benissimo (la pasta fatta in casa è eccezionale): per questa escursione lasciate i panini a casa!

Dietro al nuovo edificio (costruito nel 1981, ultimo ampliamento nel 2021) si può ammirare la vecchia capanna Quintino Sella (costruita nel 1907, spostata e ampliata varie volte negli anni successivi), attualmente adibita a bivacco invernale.

Lungo il percorso sono frequenti gli incontri con isolati stambecchi, abituati al costante passaggio di alpinisti e quindi facilmente fotografabili.

Attenzione: il sentiero è tecnicamente abbastanza impegnativo nella parte finale (non a caso è classificato EEA)  a causa del lungo tratto attrezzato, molto spesso esposto e vertiginoso. Caldamente consigliato il casco, a causa delle pietre che chi ci precede potrebbe smuovere – il sentiero è trafficatissimo, e un paio di guanti da ferrata onde aggrapparsi ai cavi e alle maniglie di acciaio con tranquillità. Consigliato anche un imbrago da ferrata per chi preferisca assicurarsi e non correre il minimo rischio.

Non dimenticare di portare nello zaino indumenti adeguati (guanti compresi), che permettano di ripararsi dal gelido vento che a quelle altitudini è una presenza certa, anche in piena estate.

Il tragitto originale del sentiero 9 parte da Biel, una piccola frazione poco prima di Stafal. Una volta arrivati alla cappella di Sant’Anna, all’arrivo della funivia, e fino all’arrivo al Colle Bettaforca, il sentiero corre accanto alla seggiovia, conincidente con il sentiero 8 che si ferma al colle.

E’possibile abbreviare il percorso arrivando fino al colle di Bettaforca con gli impianti di risalita (prima la funivia Stafal-Sant’Anna, poi la seggiovia Sant’Anna-Colle Betta), evitando quindi i primi 1000 metri circa di dislivello.

Per chi volesse partire comunque a piedi dal fondovalle, un’ottima alternativa alla partenza da Biel è il sentiero 1, che, partendo da Stafal, permette di arrivare al colle di Bettolina Inferiore (dove ci si ricongiunge al sentiero 9) attraversando un ambiente estremamente selvaggio e pochissimo frequentato.

Maggiori informazioni su livello di difficoltà, tempi di risalita, mappe e tracce GPX
PrecSucc
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Salita verso il colle Bettaforca in seggiovia
Lo scenario lunare in cui si sviluppa l'intero percorso
Lo scenario lunare in cui si sviluppa l'intero percorso
I segnavia al passo di Bettolina Inferiore
La capanna del mulo
Stambecco abituato al pubblico
Uno dei mansueti stambecchi che si incontrano spesso lungo il percorso
Uno dei mansueti stambecchi che si incontrano spesso lungo il percorso
La vista verso sud una volta terminato il tratto in cresta
L'ometto che indica l'inizio del tratto di cresta attrezzato
La Trinité visibile in lonatananza salendo verso il rifugio
Un tratto attrezzato con canaponi e scalini di metallo
Un tratto attrezzato con i canaponi
Dal pianoro del rifugio, vista della cresta di accesso
Tratto attrezzato con canaponi
Un tratto particolarmente vertiginoso della cresta
Il pianoro del rifugio come appare appena terminato il sentiero di accesso
Il rifugio Quintino Sella
Primo piano del Rifugio Quintino Sella
Il vecchio ed il nuovo rifugio Quintino Sella dal retro
Il vecchio rifugio Quintino Sella
La sala principale del rifugio Quintino Sella
Panoramica del ghiacciaio del Felik
Cordate in rientro sul ghiacciaio del Felik
La croce di legno a Sant'Anna
Il Monte Rosa visto dalla stazione di arrivo della funivia di Sant'Anna

1. Partenza e arrivo

Il sentiero 9 parte da Biel, l’altitudine è di 1780m.
Vedi su Google Maps, oppure vedi su Google Street View.

Latitudine e longitudine (WGS84 - EPSG 4326): 45.8485980685, 7.81271483829

La località di arrivo è il Rifugio Quintino Sella. L’altitudine è di 3591m.
Vedi su Google Maps.

Latitudine e longitudine (WGS84 - EPSG 4326): 45.9010063923, 7.79278935974

Su Waze o su Google Maps seguire le indicazioni per “Cappella di Biel, Selbsteg“. Poco prima di arrivare alla cappella, la strada supera un ponticello su un torrente con uno slargo a destra per parcheggiare. E’ da questo punto che parte il sentiero numero 9 (vedi su Google Street View).

2. Il percorso

Questa pagina descrive nel dettaglio il percorso partendo dal Colle di Bettaforca. Se si vuole partire da Biel, parcheggiare dove descritto qui e seguire il semplicissimo sentiero (per i primi cento metri il sentiero è il 9A…

Alla partenza da Biel proseguire per il 9A a sinistra (sul ponte passa il 15)

…poi si incrocia ad una palina segnavia il sentiero 9) fino a raggiungere l’altipiano di Sant’Anna, dove si trovano le stazioni di arrivo della funivia Stafal-Sant’Anna e la stazione di partenza della seggiovia Sant’Anna-Colle Betta.

Il sentiero da Biel è molto ben tracciato: si supera un primo risalto…

Il primo risalto da superare

…poi un secondo…

Il secondo risalto da superare

…dopo il quale appare finalmente la Cappella di Sant’Anna (2178m).

La cappella di Sant'Anna

La cappella di Sant’Anna

Dalla cappella, il sentiero procede verso il Bar Ristorante Jutz (2182m)…

Dal ristorante Jutz parte lo sterrato che risale verso Sitten

…poi passa nei pressi dell’Albergo Ristoro Sitten (2300m)…

L'Albergo Rifugio Sitten

L’Albergo Rifugio Sitten

…e infine prosegue monotono vicino ai piloni della seggiovia Sant’Anna-Bettaforca, quasi sempre su una comoda strada sterrata, fino a raggiungere il Colle Bettaforca (2672m). 

Per partire invece direttamente dal Colle di Bettaforca, parcheggiare a Stafal e prendere prima la funivia Stafal-Sant’Anna e poi la seggiovia Sant’Anna-Colle Betta. Il tragitto con i due impianti si compie in circa mezz’ora.

Salita verso il colle Bettaforca in seggiovia

Salita verso il colle Bettaforca in seggiovia

Il colle Bettaforca (2672m) è separato dal Rifugio Quintino Sella (3585m) da circa 900 metri di dislivello: il tempo di risalita indicativo per quest’ultimo tratto del sentiero 9 è di circa 2h30.

Il sentiero 9 parte a destra della stazione di arrivo del Colle Bettaforca: ottimamente segnalato, si sviluppa interamente su terreno roccioso e senza la minima traccia di vegetazione.

Lo scenario lunare in cui si sviluppa l'intero percorso

Lo scenario lunare in cui si sviluppa l’intero percorso

Si oltrepassa per primo il passo di Bettolina Inferiore (2909m), dove arriva il sentiero 1 che parte da Stafal…

I segnavia al passo di Bettolina Inferiore

I segnavia al passo di Bettolina Inferiore

…poi il passo di Bettolina Superiore (3101m), punto di congiunzione con il sentiero 8 proveniente dalla valle d’Ayas.

Il gigantesco ometto del passo di Bettolina superiore

Il gigantesco ometto del passo di Bettolina superiore

Poco più avanti, mimetizzata tra le rocce a sinistra del sentiero, si trova la capanna del mulo (al cui interno Guido da anni dichiara la sua ammirazione per Celentano…), un riparo destinato ai muli che venivano utilizzati per portare i carichi fino al rifugio. Da qui in poi i carichi venivano portati a dorso… d’uomo, e il fatto che questo fosse l’ultimo punto raggiungibile da un mulo fa capire che da qui in poi le cose si fanno serie. Tra poco infatti le racchette dovranno esser riposte nello zaino.

La capanna del mulo

La capanna del mulo

Si procede ancora per un po’salendo a mezza costa, a destra del crinale, poi si ritorna sulla cresta e si continua ad arrancare verso l’alto, talvolta appoggiando le mani sulla roccia, fino a raggiungere un grosso ometto a circa 3470m che rappresenta l’inizio del tratto in cresta più aereo e divertente dell’intero percorso. Cavi di canapa e di acciaio, scalini di metallo…

Un tratto attrezzato con canaponi e scalini di metallo

Un tratto attrezzato con canaponi e scalini di metallo

…e passerelle di legno rendono affrontabile con sufficiente sicurezza un tratto in cui si potrà senz’altro provare il sottile brivido del “oddio, qui ci potrei lasciare la pelle”.

Un tratto particolarmente vertiginoso della cresta

Un tratto particolarmente vertiginoso della cresta

All’arrivo sull’altopiano roccioso su cui sorge il Rifugio Quintino Sella…

Il rifugio Quintino Sella

Il rifugio Quintino Sella

…si potranno ammirare finalmente il ghiacciaio del Felik nella sua interezza, le varie cordate sulla via del ritorno (se ci arrrivate a metà giornata) e la sfilza dei 4000 da qui visibili: Breithorn Occidentale (4164m), Breithorn Orientale (4139m), Roccia Nera (4074m), Castore (4225m), Lyskamm Occidentale (4479m), Sattelkuppe (4433m), Lyskamm Orientale (4532m), Naso del Lyskamm (4272m), Punta Parrot (4434), Piramide Vincent (4215). 

Panoramica del ghiacciaio del Felik

Panoramica del ghiacciaio del Felik

La Cappella di Sant’Anna
Al rientro verso valle, prima di imbarcarsi sulla funivia per tornare a Stafal, consiglio una veloce deviazione fotografica per la pittoresca e minuscola cappella di Sant’Anna, posta in una posizione panoramica. E’stata costruita nell’anno 1726 a cura del notaio J. J. Thedy, primo giudice della baronia dei Valleise, e restaurata nel 1995. Ogni anno il 26 luglio si celebra la Santa Messa in onore dei SS. Anna e Gioacchino (i… nonni di Gesù).

La cappella di Sant'Anna

La cappella di Sant’Anna

Su una piccola altura poco prima della cappella è stata eretta una croce in legno che, se osservata da una posizione precisa, segue esattamente l’andamento del Naso del Lyskamm.

La croce di legno a Sant'Anna

La croce di legno a Sant’Anna

Vicino alla croce si trova una scultura di Sant’Anna e della figlia Maria realizzata dagli scultori valdostani Simone Allione e Stefano Arnodo. 

Sant'Anna e la figlia Maria

Sant’Anna e la figlia Maria

Questa è la mappa del sentiero, secondo il Catasto Sentieri SCT della Valle D’Aosta.

Scarica il sentiero in formato GPX

3. Escursioni personali

26/8/2021

Giornata stupenda, le nuvole sono apparse in cielo solamente verso le due del pomeriggio. Nessuna traccia di neve sul percorso, incontrati quattro stambecchi solitari, uno dei quali talmente “addomesticato” da essersi lasciato avvicinare fino a pochissimi metri.

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