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  • Descrizione generale
  • Partenza e arrivo
  • Il percorso

Piccolo Rothorn – sentiero 10

da Gressoney La Trinité al Piccolo Rothorn
(si può proseguire per il Rothorn)

Rothorn e Piccolo Rothorn dallo Splimannsberg

Il sentiero 10 parte da Gressoney La Trinité e arriva al Piccolo Rothorn (3014m). È lungo 5395m e il dislivello totale positivo è di 1403m.
Il tempo indicativo per la salita è di 4h11. Il sentiero è classificato di difficoltà EE.

Il Piccolo Rothorn è un monte che svetta sopra Stafal: dal basso l’aspetto incute timore, a causa delle pareti rocciose che cadono a picco. La parte superiore si presenta invece come un’innocua collina, che si raggiunge senza alcun problema da un brullo altopiano che al lato opposto è dominato dalla sagoma del Testa Grigia.

La vista sul Monte Rosa dal Piccolo Rothorn

La vista sul Monte Rosa dal Piccolo Rothorn

Per raggiugnere il piccolo Rothorn, il sentiero è quasi sempre ben marcato: al di sotto della vetta, il vasto pianoro che si percorre è completamente privo di vegetazione, per cui non c’è un vero e proprio sentiero ma una serie di ometti e segnavia su roccia che si seguono senza problemi. L’unica difficoltà tecnica è costituita da un brevissimo tratto (una ventina di metri circa) attrezzato con una fune metallica, non particolarmente preoccupante, che si affronta proprio poco prima di salire sul pianoro finale.

Una volta arrivati al Piccolo Rothorn, se si è escursionisti esperti, è possibile proseguire lungo la cresta rocciosa fino a raggiungere il vicinissimo Rothorn (3152m, circa 30 minuti dal Piccolo Rothorn), la cui prima salita (17 agosto 1789) è attribuita ufficialmente a colui che è considerato il padre dell’alpinismo: Horace-Bénédict de Saussure (anche se in realtà non fece altro che seguire sentieri di caccia già esistenti, segnalati da un prelato di Gressoney).

Non c’è un sentiero: bisogna scovare il percorso seguendo diversi ometti di pietra che si individuano abbastanza facilmente. Per questo tratto occorre avere quel che si dice “il piede saldo”, ovvero non aver paura di dover passare per punti leggermente esposti (non su precipizi vertiginosi, ma su salti di una decina di metri – certo non innocui). Ci sono anche un paio di brevi passaggi (facili) in cui ci si deve aggrappare alle rocce per procedere. Vale senz’altro la pena spingersi fino al Rothorn: al già ampio panorama si aggiunge il versante della valle d’Ayas e tutte le più lontane cime valdostane.

Maggiori informazioni su livello di difficoltà, tempi di risalita, mappe e tracce GPX
PrecSucc
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Il bivio con il sentiero 11
Superato il gradino di valle, il sentiero sale sempre all'aperto
Uno dei vari ruscellli che costeggiano il sentiero
Le baite di Hockene Stei
Dopo Hockene Stei il sentiero continua a salire verso nord
Hockene Stei si allontana ma rimane quasi sempre visibile
Ad un certo punto da dietro il pendio spunta il Monte Rosa
Il tratto attrezzato con corde fisse
Superate le corde fisse, si vede per l'ultima volta Hockene Stei
L'accesso al pianoro finale, dove a sinistra svetta il Testa Grigia (3314m)
Guardando verso nord, l'altopiano alla base di Rothonr e piccolo Rothorn
Sulla sinistra Rothorn (3152m), sulla destra Piccolo Rothorn (3035m)
Il pendio finale verso il Piccolo Rothorn
La vista sul Monte Rosa dal Piccolo Rothorn
Dal Piccolo Rothorn, da sinistra Testa Grigia (3314m), Bec Forcù (3106m), Rothorn (3152m)
I laghi di Salero
Colle Bettaforca: in alto al centro il rifugio Guide di Ayas
Guardando verso la vetta del Rothorn qualcuno ci aspetta
La Punta Gnifetti dal Rothorn
Lyskamm occidentale e orientale dal Rothorn
La vetta del Rothorn
Panoramica sulla Val D'Ayas
Corno del Camoscio (3024m), Rothòre (3023m), Corno Foric (3018m) e Punta Straling (3115m)
Alcune persone che mi hanno raggiunto ammirano il Rosa
Il Testa Grigia (3314m) sul desolato pianoro. Il sentiero scende verso sinistra
Scendendo verso il Piccolo Rothorn
Il pennone che serve da riferimento nella salita dal Piccolo Rothorn al Rothorn
Scendendo, riecco Hockene Stei
L'ultimo ruscello saluta la nostra discesa

Il sentiero 10 parte da Gressoney La Trinité, l’altitudine è di 1640m.

Vedi su Google Maps.

Latitudine e longitudine (WGS84 - EPSG 4326): 45.8297821054, 7.82269406959

La località di arrivo è il Piccolo Rothorn. L’altitudine è di 3041m.
Vedi su Google Maps.

Latitudine e longitudine (WGS84 - EPSG 4326): 45.8452604536, 7.79140731626
Da Google maps: il ponte ed il parcheggio

Da Google maps: il ponte ed il parcheggio

Arrivati a La Trinité, girare a sinistra  al ponte sul Lys che si trova quasi alla fine del parco giochi per bambini. Si può già parcheggiare, la partenza è molto vicina.

Da Google Maps: la palina gialla segnavia di fronte alla cappella bianca

Da Google Maps: la palina gialla segnavia di fronte alla cappella bianca

Il sentiero parte poco distante, di fronte alla piccola cappella bianca: cercare il solito segnavia giallo.

2. Il Percorso

Appena abbandonata la civiltà, il sentiero parte allegramente ripido a ricordarci che la valle di Gressoney è per veri camminatori…
Si incontreranno alcuni bivi nella parte iniziale del percorso. Subito dopo la partenza si incontra un primo bivio con segnavia: a destra si va verso “Dem Bino Alpelte” (sentiero WE),  noi saliamo a sinistra.

Bivio con la deviazione da non seguire

Bivio con la deviazione da non seguire

Dopo si incontra un secondo bivio indicato da due cartelli posti a terra: a sinistra… non c’è scritto neinte, invece bisogna prendere a destra verso la “Ferrata” (che non si vedrà mai).

Bivio al quale bisogna seguire la direzione

Bivio al quale bisogna seguire la direzione “Ferrata”

Indi si incontra un terzo bivio con segnavia, a 1870m circa, con il brevissimo sentiero 11 per Bodma: proseguire lungo il 10 verso destra.

Bivio tra sentiero 11 e sentiero 10 e 10C

Bivio tra sentiero 11 e sentiero 10 e 10C

Si raggiunge una parete rocciosa, si gira verso destra e si sale verso nord con costanza, fino ad uscire dal bosco (a circa 2100m), e superando il famigerato gradino di valle a circa 2200m. Da qui la pendenza del sentiero si addolcisce leggermente, e non resta da fare altro che goderselo. A 2238m, dopo aver superato un paio di ruscelli che tagliano il sentiero, si arriva ad un cartello che indica il punto in cui il sentiero 10C si distacca dal 10, continuando a sinistra verso la cima della Testa Grigia. Noi proseguiamo diritti, sempre in direzione nord.

Il bivio tra 10C e 10

Il bivio tra 10C e 10

Dopo aver superato un ulteriore gradino si arriva, a 2317m, alla bellissima baita di Hockene Stei/Hòggene Stei, posta in posizione estremamente panoramica tanto da renderla degna meta per una più abbordabile gita con la famiglia. Occhio perché è in uso, quindi potreste trovare delle greggi a contendervi il posto dove stendere il telo da pic nic…

Le baite di Hockene Stei

Le baite di Hockene Stei

Superata la batia, si passa in un nuovo versante della montagna che si supera procedendo con ostinata costanza verso nord, fino ad arrivare ai 2760 metri all’unico tratto attrezzato della salita.

Il tratto attrezzato con corde fisse

Il tratto attrezzato con corde fisse

Come si vede dalla foto, il tratto non è assolutamente impegnativo: il cavo non serve per la progressione, è senz’altro utile in caso di terreno scivoloso.

In questo video il tratto con fune metallica (12 agosto 2022).

Poche centinaia di metri dopo questo tratto si sbuca finalmente, a circa 2800 metri, su un brullo altopiano: uno scenario quasi lunare, senz’altro singolare in tutta la valle. Su questo altipiano fanno corona da sinistra l’imponente Testa Grigia, il Bec Forcù, il Rothorn ed il piccolo Rothorn.

Dal Piccolo Rothorn, da sinistra Testa Grigia (3314m), Bec Forcù (3106m), Rothorn (3152m)

Dal Piccolo Rothorn, da sinistra Testa Grigia (3314m), Bec Forcù (3106m), Rothorn (3152m)

Il piccolo Rothorn è all’estrema destra dell’altipiano, e a vederlo da qui sembra un innocuo montarozzo a forma di dorso di mulo. Ben diverso il suo versante nord, che precipita vertiginosamente verso il sottostante valloncello del Rothorn ed i suoi laghi del Salero.

Il pendio finale verso il Piccolo Rothorn

Il pendio finale verso il Piccolo Rothorn

Qui sotto una vista 3d da un punto al di sopra di Gressoney La Trinité, in cui si vede bene l’altopiano e le quattro vette che lo circondano:

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Le baite di Hockene Stei (2320m) si trovano in questa direzione

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Il sentiero risale da questo versante. Più o meno in questo punto si trova il tratto attrezzato

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Il brullo altopiano lunare

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Il Piccolo Rothorn (3014m)

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Il Rothorn (3152m)

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Il Bec Forcù (3106m)

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Il Testa Grigia (3314m)

Qui il terreno è completamente privo di vegetazione: si segue il sentiero spostandosi lungo gli ometti, che sono molti e perfettamente visibili. Si staglia tutto l’altipiano salendo svariati gradini e si arriva da sinistra sulla cresta che porta in pochi passi alla dolce vetta del Piccolo Rothorn (3014m), raggiunto il quale la vista è davvero mozzafiato: il Rosa si vede nella sua interezza, tra noi e lui non c’è in mezzo nessun ostacolo, si vedono ad occhio nudo Quintino Sella, Capanna Gnifetti e Rifugio Mantova.

La vista sul Monte Rosa dal Piccolo Rothorn

La vista sul Monte Rosa dal Piccolo Rothorn

In questo video lo spettacolare panorama dal Piccolo Rothorn (12 agosto 2022).

Proseguimento per il Rothorn

Da qui si può decidere di proseguire verso il Rothorn, a patto di non esser titubanti di fronte a pochi passaggi di facilissima arrampicata elementare. Non c’è ovviamente un sentiero, essendo la via quasi completamente rocciosa, ma vaghe tracce e una serie di ometti di pietra abbastanza ravvicinati che consentono di arrivare in cima a questo 3000 in circa 30 minuti aggiuntivi senza troppo sforzo.

In questo video uno dei punti delicati nella salita verso il Rothorn (12 agosto 2022).

La vista dal Rothorn (3152m) merita la fatica: siamo quasi all’altezza del Testa Grigia, il Rosa sembra (anche se impercettibilmente) ancor più a portata di mano, sul lato di Ayas si domina tutto il vallone di Contenery, in mezzo al quale svetta lo scoglio del Monte Sarezza (da notare alle sue pendici un tratto della pista invernale di sci – il più ripido – coperto da teloni bianchi, per preservarne il ghiaccio in vista della stagione invernale).

Panoramica sulla Val D'Ayas dal Rothorn

Panoramica sulla Val D’Ayas dal Rothorn

In questo video la vista dal Rothorn (12 agosto 2022).

L’unica parte delicata del rientro è la discesa dal Rothorn, che va compiuta con la stessa attenzione compiuta all’andata. Non appena si torna al dorso di mulo del Piccolo Rothorn, è possibile rilassarsi e godersi il lungo rientro verso la doccia calda.

Questa è la mappa del sentiero, secondo il Catasto Sentieri SCT della Valle D’Aosta.

Scarica il sentiero in formato GPX

Questa invece è la traccia del solo proseguimento dal Piccolo Rothorn al Rothorn, percorsa il 12 agosto 2022.

Scarica il sentiero in formato GPX
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