Rifugi Mantova (3455m) e Gnifetti (3647m), sentiero 6A

dal Rifugio Adler’s Nest al Rifugio Mantova
(si può proseguire per il rifugio Capanna Giovanni Gnifetti)

Il rifugio Mantova

Il rifugio Mantova

Il sentiero 6A parte dal rifugio Adler’s Nest e arriva al Rifugio Città di Mantova (3455m). È lungo 6369m e il dislivello totale positivo è di 1094m.
Il tempo indicativo per la salita è di 3h24. Il sentiero è classificato di difficoltà EE.

Il Rifugio Città di Mantova (sito ufficiale), inaugurato nel 1984, lega la sua nascita ad un evento tragico: nel maggio 1978 quattro alpinisti mantovani morirono nei pressi del naso del Lyskamm, travolti da una valanga. Le famiglie delle vittime donarono una somma denaro alle guide di Gressoney per ringraziarle dell’enorme lavoro fatto durante le operazioni di soccorso: alle guide venne l’idea di utilizzare questa somma per costruire un rifugio, e grazie al contributo di diversi altri enti, nel settembre del 1984 il rifugio Città di Mantova fu  finalmente inaugurato. In questa pagina ho riportato alcuni articoli d’epoca che raccontano la tragedia e i giorni dell’inaugurazione, per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento.

L'attraversamento del ghiacciaio del Garstelet

L’attraversamento del ghiacciaio del Garstelet

Il rifugio è stato ampliato nel 2007.

A poca distanza dal rifugio Città di Mantova si trova il rifugio Capanna Giovanni Gnifetti (sito ufficiale), 3647m. In questa pagina viene descritto il breve ma tecnicamente impegnativo itinerario per raggiungerlo: è infatti necessario attraversare il ghiacciaio del Garstelet, ed arrampicarsi per un breve tratto su una parete attrezzata decisamente verticale.

Il tratto verticale all'arrivo alla Capanna Gnifetti

Il tratto verticale all’arrivo alla Capanna Gnifetti

La “Capanna Gnifetti”, come viene comunemente chiamata, sorge nel luogo dove nel 1876 venne costruito un piccolo bivacco: ampliato diverse volte negli anni successivi, nel 1967 (in occasione del centenario della costituzione della sezione CAI di Varallo) fu ricostruito completamente, e il risultato è il rifugio che possiamo ammirare oggi, che si affaccia su una ripida parete rocciosa alle spalle del ghiacciaio del Garstelet.

Fino al rifugio Mantova l’itinerario, classificato come EE, è lungo ma non tecnicamente impegnativo. Fino al colle Salza si sale lungo l’itinerario in comune ai sentieri 7B (Lago Blu, Punta Telcio) e 6B (Orestes Hutte, Colle Salza). A differenza del 6B, il 6A non raggiunge il Colle Salza ma  vira verso nord-est quando mancano poche centinaia di metri. A quota 3110 circa c’è un tratto da percorrersi su rocce il percorso si svolge interamente su rocce piatte (c’è un tratto, prima di superare un nevaio presente anche in estate) Solo l’ultimissimo tratto sulle rocce che conducono al rifugio richiede attenzione, in quanto è necessario in alcuni passaggi appoggiarsi con le mani.

Dal Mantova alla Gnifetti l’itinerario (il sentiero non ha segnavia) è invece EEA: assolutamente necessari ramponi e piccozza per attraversare il ghiacciaio, che (seppur breve) non va mai sottovalutato, e fortemente consigliabili casco e imbrago da ferrata per il brevissimo ma verticale tratto attrezzato che precede il rifugio.

Mantova e Gnifetti sono le basi dalle quali partono tutte le spedizioni per le destinazioni “orientali” della catena del Rosa (Punta Gnifetti/Capanna Margherita, Punta Dufour, Piramide Vincent, Punta Parrot, Punta Zumstein, Corno Nero, traversata del Lyskamm…).