Ospizio Sottile (2480m), sentiero 11

da Ondrò Verdebiò a Colle Valdobbia/Ospizio Sottile

Mancano pochi metri

Mancano pochi metri

Il sentiero 11 parte dalla frazione di  Ondrò Verdebiò/Valdobbia e arriva al Colle Valdobbia (2480m), ove sorge il rifugio Ospizio Sottile. È lungo 4557m e il dislivello totale positivo è di 1081m.
Il tempo indicativo per la salita è di 3h12. Il sentiero è classificato di difficoltà T.

Il percorso dei migranti valsesiani

Il percorso dei migranti valsesiani

Il Colle Valdobbia è un valico che mette in comunicazione la valle del Lys con la valle del Sesia, ed è situato lungo un’antichissima via che era percorsa tutto l’anno: essendo quasi perfettamente allineato al Col du Joux e al colle Ranzola, rappresentava il collegamento ideale per gli emigranti valsesiani che volevano arrivare nella Valle grande d’Aosta per poi passare in Francia.

Presso il colle esistevano una cappella ed una stalla, (costruiti nel 1787, in nome di Gian Giuseppe Liscotz di Gressoney, dal capitano Giovanni Giuseppe Gianoli di Riva) che si rivelarono presto ripari non adeguati al grande passaggio di persone ed animali. Una tragedia capitata nel 1820 spinse il canonico valsesiano Nicolao Sottile a finanziare la costruzione del poderoso edificio attuale, che fu inaugurato nel 1823. I primi anni fu tenuto aperto solo per tre mesi (novembre, dicembre e marzo), gestito inizialmente dallo stesso Sottile). Dal 1871 il re Carlo Alberto ne permise l’apertura per tutto l’anno, con due custodi che a turno coprivano l’intera stagione.

Tramonto sulla Val Vogna

Tramonto sulla Val Vogna

Con il progresso, e le creazione di vie di comunicazione a quote meno estreme, il transito dei migranti diventò sempre meno importante, e le bombe della seconda guerra mondiale in parte lo distrussero: l’ospizio in rovina fu abbandonato per alcuni decenni. E’ stato completamente ristrutturato nel 2000, ed è attualmente aperto solo durante la stagione estiva: dal 2020 è gestito dal simpatico Simone  Polenghi, vi si può mangiare decisamente bene ed anche pernottare (maggiori indicazioni sul sito dedicato) in modo da godere dello spettacolo – se il tempo è clemente – di tramonti spettacolari.

La cappella annessa al fabbricato è dedicata alla Madonna della Neve, e tutti gli anni nel mese di agosto vi si celebra una messa (cui, il 4 agosto 1890, partecipò anche la Regina Margherita di Savoia).

E’l’ospizio più alto d’Europa, ad una quota superiore a quella del ben più famoso  Ospizio del Gran San Bernardo.

Il sentiero 11 che vi risale da Gressoney è abbastanza lungo ma perfettamente segnalato: superato il gradino di valle la pendenza si addolcisce e si risale l’ampio vallone di balza in balza, con la vista dell’Ospizio che ad un certo punto sparisce e ricompare quando lo si è praticamente raggiunto. E’possibile trovare nevai lungo il tratto finale anche all’inizio dell’estate, ma sono attraversabili o aggirabili senza alcun rischio.