I laghi montani sono sempre stupendi, e i laghi di Salero non fanno eccezione: devo tornarci almeno una volta all’anno, ma faccio sempre attenzione ad arrivarci prestissimo, perché sono una delle mete più frequentate della valle a causa della relativa vicinanza alla piana di Sant’Anna, raggiungibile dalla funivia, e quindi c’è il forte rischio di trovarvi parecchia gente. Per questo motivo sono partito da Stafal, (accanto alla meravigliosa cappella di Biel, che non si può non andare ad ammirare) molto presto, risalendo fino a Sant’Anna a piedi lungo il sentiero 9 dove sono arrivato prima dell’apertura degli impianti. La salita da Biel Da Sant’Anna ho poi imboccato il sentiero 8a e sono riuscito ad arrivare ai laghi e a godermeli a lungo in perfetta solitudine, incrociando le prime persone solamente lungo il ritorno.

Vista la straordinaria siccità di questa sciagurato 2022, confesso che avevo il timore di trovarli praticamente asciutti. Per fortuna non ho trovato grandissime differenze rispetto all’anno scorso, fatta eccezione per la totale assenza di qualsiasi traccia di nevaio. Anche questa volta non ho visto praticamente nessun animale, se non un solitario e giovane stambecco nei pressi del passo di Salero.